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04/07/11

I Take That intervistati a Londra prima di arrivare in Italia...


In attesa di aggiornare il blog con foto e video fatti a Manchester intanto posto quest'intervista pubblicata venerdì scorso su Repubblica.it.
Manca poco! I lads stanno arrivando anche da noi! ^__^

LONDRA - Ieri sera nello stadio di Wembley si è sentito un unico, grande urlo. Quello di ottantamila persone accalcate  sugli spalti e nel prato del leggendario campo di calcio londinese per vedere arrivare in scena, di nuovo tutti insieme, i Take That. E' stata solo la prima di sette serate consecutive, 560.000 spettatori, che porteranno la band nuovamente al trionfo. Il tour è da Guinness dei Primati: un milione e quattrocentomila biglietti venduti solo nel primo giorno in cui sono stati messi in vendita. E poi tutto il resto, in tutto il mondo, Italia compresa, a San Siro il 12 luglio.

L'attesa è forte anche nel nostro Paese, dove sia i Take That che il solo Robbie Williams sono molto amati. Come anteprima dell'unica tappa italiana del tour, Samsung ha deciso di organizzare giovedì 7 luglio in Corso Como 5 a Milano una proiezione in 3D mapping sulla facciata dello stabile di Corso Como 5 celebrando in modo spettacolare ed emozionante il legame tra la tecnologia mobile Samsung e il Take That Progress Live Tour 2011. La videoproiezione, che sfrutterà tutte le ultime tecnologie di architectural projection, è stata sviluppata da Mai Tai con il supporto creativo e tecnologico dell'hub creativo Souldesigner di Milano, inizierà dalle ore 21.30 e terminerà a mezzanotte.

I Take That tornano insieme per la prima volta dopo sedici anni, da quando Robbie Williams li aveva lasciati e loro, dopo poco, avevano posto fine alla loro avventura. "Siamo tutti molto contenti di tornare in scena e convinti che non si tratti di un revival ma di una nuova avventura - ci dice Jason Orange - non possiamo più essere quelli di una volta e la nostalgia quindi potrà avere uno spazio piuttosto limitato nel nostro show. E pensiamo che alla fine i 'nuovi' Take That potrebbero riservare qualche sorpresa anche per chi non ci ha mai amato". "Per tanti anni ci hanno considerato come un semplice prodotto pop, magari usa e getta. Invece siamo ancora qui - dice Howard Donald - nonostante tutto".

A dire il vero, nessuno o quasi li considera più come un semplice e inutile prodotto dell'industria del pop. Merito innanzitutto del successo solista di Robbie Williams, ma anche degli altri quattro (Gary Barlow, Mark Owen, Jason Orange e Howard Donald) che sono tornati insieme qualche anno fa e sono già riusciti a rinnovare l'immagine e il suono del gruppo, non più "poster boy" ma cantanti pop di buon livello. Del resto sono tutti cresciuti, hanno messo su famiglia, persino quello scavezzacollo di Williams sembra aver messo la testa a posto e si è sposato. "E' vero, siamo cresciuti e siamo cambiati - dice Jason - ma non adesso. Quando abbiamo deciso di tornare insieme, senza Robbie, nel 2005, abbiamo subito capito che la partita era diversa, che non eravamo più una band fatta per conquistare il pubblico adolescente. Volevamo cantare altre cose, raccontare altre storie. Anche perché gli adolescenti che ci seguivano sono cresciuti, le ragazzine non vogliono più urlare, vogliono ascoltare storie in cui riconoscersi. Ma mancava qualcosa e questa reunion con Robbie, essere di nuovo al completo è davvero una grande cosa".

"Abbiamo fatto esperienze diverse, siamo cresciuti ognuno per conto suo e oggi siamo in grado, più di ieri, di divertirci e di condividere le nostre emozioni - dice Williams - oggi siamo davvero una band. Prima eravamo delle entità separate che lavoravano insieme, adesso siamo una cosa sola e questo cambia tutto, il modo di scrivere, il modo di stare in scena". "È vero, non siamo i vecchi Take That - ribadisce Jason - non siamo in giro per far rivivere vecchie emozioni. Mi è capitato di recente di andare a vedere un concerto dei New Kids on The Block: non voglio parlare male di loro, ma facevano esattamente le stesse cose di vent'anni fa, cantavano le stesse canzoni e si muovevano allo stesso modo. Noi abbiamo trovato un modo di offrire al pubblico non solo quello che eravamo, quel pizzico di nostalgia che è importante che ci sia, ma anche le cose diverse che facciamo oggi. Non volevamo restare intrappolati nello schema della boy band, ma progredire, crescere e credo ci siamo riusciti".

Il pubblico, del resto, è decisamente più esigente di venti anni fa. Non si accontenterebbero di vedere i cinque "boys" ballare in scena, chiede buona musica e loro sono intenzionati a fargliela ascoltare: "Siamo diventati più esigenti anche noi - dice ancora Williams - le cose che scriviamo non sono più soltanto cose del tipo 'ti amo', 'la mia ragazza mi ha lasciato' e via discorrendo. Non voglio dire che siamo diventati seri, di certo la credibilità non è il nostro campo, voglio dire che la gente viene ad ascoltare noi perché vuole sentire della buona musica pop, sorridere e passare una serata di buone vibrazioni. Riuscire a fare questo non è poco".

Williams e Barlow non litigano più. Anzi. Quando si sono ritrovati, a casa di Williams a Los Angeles, dopo anni di silenzio, hanno ricominciato subito a scrivere insieme e l'entusiasmo ha portato alla creazione di molti nuovi brani che il quintetto ha proposto nell'album, uscito lo scorso novembre, e che porteranno dal vivo. "Non credevo che fosse così facile, ma tutto quello che ci aveva diviso è improvvisamente scomparso, ci è sembrato senza senso. Ci siamo detti quello che ci dovevamo dire e siamo andati avanti".

A chi li accusa di fare tutto questo solo per denaro, Williams risponde con una battuta: "Si sono rimessi insieme cinque anni fa, e hanno avuto grande successo. Con me dovranno dividere i guadagni in cinque, guadagneranno di meno". Lo sottolinea volentieri Jason Orange: "Abbiamo fatto due dischi senza Robbie e sono entrambi andati molto bene. Ora dovevamo fare un altro passo avanti e farlo con lui cambia tutto, è come ricominciare un altra volta e con maggiore esperienza". "Ci sono tre motivi per fare questo mestiere - continua Williams - i soldi, la fama e il divertimento. I primi due li abbiamo avuti, li abbiamo ancora e la maggioranza delle star del pop di oggi lavora per ottenerli o mantenerli. Quello che ci interessa oggi è fare della buona musica pop, che possa essere longeva e faccia stare bene la gente che la ascolta. Quello che la gente vuole, che ha sempre voluto, è un po di 'saturday night variety', il varietà del sabato sera. E per farlo bene non bisogna pensare ai soldi o alla fama. Noi vogliamo fare questo, vogliamo fare qualcosa che resti, qualcosa di nuovo rispetto al passato".

Di nuovo c'è sicuramente il rapporto che la band vuole instaurare con il pubblico. Le iniziative che circondano il "Progress Live Tour" sono moltissime, dai pullman che nelle scorse settimane, organizzati da Samsung, sponsor ufficiale, hanno girato per le strade di Milano raccogliendo i suggerimenti dei fan per le scalette del concerto, all'invio di video sulla pagina del tour su Facebook fino all'applicazione da scaricare su cellulari e tablet per restare costantemente in linea con la band: "Le tecnologie sono cambiate e ci consentono cose che prima non erano possibili - dice Howard Donald - e ci interessa sperimentare cose diverse. Oggi non ci sono solo i dischi per far arrivare la tua musica alla gente e ogni nuovo mezzo è interessante".

Che la band però resti insieme non è nei piani. Nessuno di loro scommette sul futuro. Per ora sono insieme, poi si vedrà. Williams ha già i piani per il suo prossimo album, Barlow e gli altri non pensano di mettergli le catene ai piedi. "Abbiamo aperto una porta che prima era chiusa - dice Jason Orange - faremo in modo che non si richiuda di nuovo".

30/03/11

I Take That alla press conference in Danimarca per X Factor



QUI su DIRW parte del transcript.

Rob è stato molto schietto, a tratti cinico, ma io sono perfettamente d'accordo con lui.
Capisco anche il suo discorso sul dire dei 'no' per non ritrovarsi poi ad essere snaturati come artisti. In effetti non c'è niente di male a dire che sono tutti 'prodotti' nel mondo della musica, se non si parla ovviamente di ambienti Indie o ancora più underground. Ma ha ragione anche Jason quando dice che ci sono persone che anche senza avere una voce favolosa ed essere una star , riescono ad avere una carriera decorosa. In ogni modo si, la finale di un programma come X Factor te la devi godere cogliendo l'attimo e non pensando troppo a quello che avverrà dopo, anche se per loro il sogno di incidere un disco diventerà realtà. Difficile non illudersi, ma la crudezza di certe parole di Rob ci stavano. Voi che ne dite?

E comunque erano tutti abbastanza scazzati durante questa conferenza stampa, anche chi li intervistava non sembrava poi avere molta voglia di farlo, stavano la ad aspettare domande che non si decidevano a fargli, e spesso si è caduti nelle solite domande.

08/03/11

L'intervista al The Sunday Times e la rivelazione di Jason ...

Questo è stato al centro del gossip della settimana scorsa.
Jason ha rivelato in un'intervista al Sunday Times, redatta durante le prove dei Brits, che il tempo trascorso insieme alla band la prima volta ( non parlava della reunion di adesso ) gli ha 'tolto' qualcosa: la sua voce.

“I think every person’s job either feeds them or takes from them. Take That, for me, the first time, took from me. It gave me money, it gave me a standard of living, but it robbed me of my voice.To come back as an older adult, on my guard and a bit wiser, I know it sounds melodramatic but it’s like there’s this thing up there, and we all give to it and get back from it, and it shines into us, and we can all grow from it – or it will just rob us again, and we’ll leave, with all this sh*t that we didn’t say or do.”

Questa parte dell'articolo si riferisce ai dubbi che ebbe Jay nella reunion del 2006.

Fonte
QUI le scans dell'articolo!

27/11/10

I Take That ad Amsterdam

Quanti nuovi video da Amsterdam, altra tappa del tour promozionale europeo!

Questa è the THE FLOOD live a The Voice of Holland e l'intervista che hanno rilasciato prima dell'esibizione:


Invece questi sono un pò di video fuori dall'hotel...

Eccoli uscire dall' hotel Amstel:


Mark che esce da solo e si ferma un breve momento con le fans:



Jason che rientra in hotel con la camminata figa ...*_*


Ed eccoli lasciare l'hotel oggi...


Mark, Rob e Howard dall'intervista a Vreporters

cantano il jingle...


E questa è l'intervista...


QUI invece ci sono le foto del meet and greet organizzato da Q-music...
[grazie a DIRW per averlo segnalato]
E questo si che mi è sembrato un VERO meet&greet!!!Un momento in cui parlare con un pò di calma con i ragazzi.





25/11/10

I Take That in Svezia: appuntamenti e transcript chat con le fans


Oggi i TT erano in Svezia, sono ripartiti questa sera.
Lo show Skavlan andrà in onda però domani alle 9 di sera.
QUI per vederlo. ( grazie diarioitalianoRW per la dritta!; ))

Robbie e Mark sono stati intervistati per Radio Rix e domani alle 3 si potrà ascoltare qui: http://www.rixfm.com/webbradio/webbradio.php
E sono stati intervistati anche da radio Mix Megapol, si potrà sentire qui domani alle 5:10 pm:
http://www.mixmegapol.se/bloggar/par-med-ar/item/7520-topp-5-märkligaste-händelserna-under-mötet-med-robbie-williams-och-mark-owen
[ per ascoltare live va premutoil bottone verde in alto a destra dove c'é scritto Lyssna Live.
  per sentirlo dopo si va più giù in basso a destra dove c'é scritto Lyssna igen. Si sceglie Eftermiddag med Pär e poi la data 2010-11-26 17:00-18:00)]
Rob e Mark, com'é successo anche a Londra e altrove, hanno poi incontrato anche altri media in hotel.

Invece Gary, Howard e Jason hanno chattato con le fans attraverso un giornale, l' Aftonbladet, questo in transcript in inglese dal quale scopriamo, tra le altre cose, che la canzone preferita di Howard è HAPPY NOW quella di Jason KIDS e di Gary PRETTY THINGS.


--Take That: Hello, we are here now!
Katy: Hello guys! How does it feel to have the biggest one-week selling album in 13 years? Which is your favourite song on Progress?
--Gary: it feels totally amazing. 20 years ago we started and we are still selling records. Howard: we have different favourites..mine is Happy Now. Jason: Mine is Kids. Gary: Pretty Things!!!
Ida: Hi Guys! Welcome back too Sweden! Are you going out in Stockholm tonight?=)
--Take That: Wish we were, but we are flying out tonight. Howard: it´s a shame since it´s such a beatiful city!
Priscilla: Hi guys! Why don't you come to Sweden to gigg? I last saw Gary in 98 at Konserthuset in Stockholm, I would like to see all of you here too!
--Howard: The closest place we are playing now is Copenhagen. Jason: we want to come here but we need to take the advice of the people saying the demand it´s not great enough just yet. Hope it will be in the future-
Guest: Can you provide a few details about the stage show? I have tickets for Copenhagen in 233 days! Am so excited to see you guys!
--Howard: Who ever comes will get at taste from the early take that days from the orginal setting, from when we were 4 and the re-union and also from Robbie´s solo career and it will be a great spectacular show!
Cute fans: Why did you decide to reunite the band again? Are you guys out of money... ? *LOL*
--Gary: there were many reasons - people were asking for us to come back - our moms wanted us to come back - we had new material to share and money was also an issue of course.
Meehra: What's the biggest difference performing together now compared to "back in the days"?
--Jason: we haven´t acctually performed that many times as a 5 piece before. The few times we have it´s exilearated and it´s different from the first time and so far we are appreciating it more in the moment now, worry less about the future.
Dag: Are you writing the music for Avatar 2? I heard so yesterday
--Gary: can everybody in this chat please e-mail the director of the movie and tell him that we should and also BE in the movie!
Daniel: Is it true that the footballer Robbie Fowler once won against Robbie Williams in a karoke contest? Fowler wrote that in his autobiography at least..
--Gary: Some of them footballers liked him very much and came down to the hotels playing football. Jason: but we all met Robbie Fowler and he outsang us all!
Kent: What do you think of Sweden?
--Gary: we are all loving it. Howard: I love coming to Stockholm at this time of year. With is architechture and it´s harbor. The girls aren´t that bad either.
freddedahl: Hello Take That! Do you miss the 90s? And if so, why? All the best.
--Gary: I don´t miss the 90:s. It´s better this time around. Much wiser, a little older. Much more fun!
Mic-O: so how is your fan base nowadays? still got young girls screaming at your shows? ;)
--Jason: yeah. we are very fortunate to have a cross section of the demographic. We had their parents as fans in 90s and now their kids are fans to!
Take That: Thank you all but we need to leave. Don´t miss us at Skavlan tomorrow at 21:00!
Moderator: Thanks to Take That and to all that participated in the chat!

Fonte 
credits foto: kultur-noje

VIDEO:Robbie e Mark a Londra salutano il sito 'callejeros viajeros' e anticipazione intervista Los40

Il reporter spagnolo è accreditato per intervistare i TakeThat ( per Los40.com ) e riesce anche a far fare un saluto per il sito callejeros viajeros ( viaggiatori randagi ).Robbie dice che Mark è bravo a parlare spagnolo e Mark è stato in Spagna a Maiorca in vacanza!

Quando ho visto l'hotel a Soho mi è preso un colpo perché é lo stesso dove sono stata la scorsa estate per altri motivi...^^


QUI l'anticipazione dell'intervista spagnola in cui Robbie spiega i motivi del nome Progress.



Fonte via DiarioItalianoRW

20/11/10

video: Intervista esclusiva ai Take That Msn

Mi piace molto l'atmosfera di questa location per l'intervista e anche la rilassatezza con la quale conversano ( anche se i lads mi sembrano belli stanchi! ).



Grazie x il video ( composto originariamente di 4 parti e qui riunito in una sola ) a DiarioitalianoRW

11/11/10

I Take That sulle pagine di Radiotimes


Lo scorso 9 Novembre è uscito un numero della rivista Radiotimes in cui compare un' intervista esclusiva ai nostri 'ragazzi'. Questo è un estratto:

Robbie Williams e Gary Barlow dei Take That hanno parlato del momento in cui fatto pace dopo una spaccatura lunga e ben pubblicizzata.

Nell'ultimo numero di Radio Times, Williams descrive come si è scusato con Barlow: "Entro 30 secondi in cui ho continuato a ripetere 'mi dispiace' ci siamo ritrovati con le braccia l'uno intorno all'altro e siamo finiti a rotolare sul pavimento, ridendo," dice.

"Il silenzio è stato orribile", dice Barlow, "quindi aver risolto finalmente le questioni è stato ... allucinante. Ho avuto il sonno migliore mai avuto quella notte. E quando mi sono svegliato il giorno dopo ero davvero impaziente di andare avanti con le cose. I canali di comunicazione erano di nuovo aperti. Sapevo che avrei potuto chiamare o scrivere una email a Rob in ogni momento".

La band è chiaramente felice di esibirsi di nuovo insieme, ma il senno di poi dice loro che la fama non è tutto questo gran ridere come sembra essere.

Jason Orange ha detto a RT, "La fama è una merda. Io non lo consiglio a nessuno. So che è un desiderio enorme dei giovani, ma non riesco a pensare ad una sola qualità di redenzione che possa avere, se non piuttosto una carezza all' ego di tanto in tanto ".

E Robbie Williams ha pensieri simili. "La fama? Si va da 0 a 1.000 miglia all'ora, senza alcuna idea di dove stai andando. La tua adolescenza è così formativa. Normalmente si va fuori in cerca di lavoro, a imparare cose come il prezzo del latte. La mia formazione è stata avere 100 ragazze che urlavano davanti alla casa di mia mamma e il suo dover tenere le tende chiuse per i prossimi tre anni ".
Sulla riabilitazione di Mark dello scorso Marzo per problemi di alcol:
Mark: "In riabilitazione, ho potuto guardare il mio comportamento, chi ero e chi non ero. Ero diventato questo tipo di persona che davvero non riconoscevo. Come è successo? "

In un nuovo documentario sul gruppo di Owen, Jason Orange, dice di lui: "Prima, se qualcuno soffriva, non c'era tempo per occuparsene. Continuavi solo a trascinare le cose per motivi di business e successo. Questa volta, dobbiamo mettere ognuno di noi prima di ogni altra cosa. Quindi non c'era nessuna pressione su Mark di ritornare. Solo quando fosse stato pronto. "

Robbie Williams, che ha ricevuto un trattamento di riabilitazione per la dipendenza da alcol e droghe, dice: "Nessuno ha gli strumenti emotivi per affrontare il fatto di essere guardato da un milione di persone. Vivi il sogno? Vivi l'incubo.Senza la riabilitazione sarei morto, senza voler essere troppo tragico".
Inoltre sempre dall' intervista:

Gary: Io non voglio sprecare nemmeno un minuto immaginando cosa può succedere in futuro. Io voglio vivere il momento e godermelo tutto. Se Rob torna ad essere un cantante solista, o se lo fa Mark… non importa. Noi possiamo tornare a lavorare insieme quando vogliamo. Io non voglio soltanto leggere mai più che ci siamo divisi di nuovo.

Lui [Robbie] voleva avere voce in capitolo. Era anche un autore frustrato. Lui avrebbe dovuto essere incoraggiato ma tutto quel che ha avuto è stato un rifiuto da parte mia.

Robbie: la prima volta eravamo cinque individui messi insieme tutti in lizza l'uno con l'altro. Anche se si trattava di cantare, ballare, di capelli o vestiti, noi volevamo tutti essere i migliori in quella boyband. E' decisamente una democrazia adesso. Anche se siamo abituati ad essere competitivi gli uni con gli altri, noi ora ci adoperiamo per raggiungere l'eccellenza come gruppo.

Ora non sono più i ragazzini degli anni '90 e Gary , che ha perso il padre lo scorso anno, ammette che ci sono dei pro e dei contro nel' essere adulti:

Mio padre era un grand'uomo e io mi sentivo sempre al sicuro con lui vicino, come se lui si prendesse cura delle cose. Vale lo stesso per noi. Noi siamo responsabili di noi stessi. Se non ci mostriamo all' altezza delle situazioni nessuno può farlo per noi. Preoccupante, non è così? Ma questo vuol dire crescere per noi. Noi siamo cresciuti adesso.

E Rob lo corregge con il suo sorriso sfacciato e il suo ammiccamento che ormai sono marchi di fabbrica : quasi cresciuti

Queste le scans thanx to MarkOwenDaily

( io le ho ridimensionate per renderle più leggibili )

cliccate sulle immagini per ingrandirle









Fonte1
Fonte2

09/11/10

Dalle anticipazioni del film-documentario dei Take That veniamo a conoscenza di cosa voleva RI fare Rob!


Parliamo di un articolo apparso oggi sul The Sun.
Queste dichiarazioni, presenti nel documentario che andrà in onda in UK il prossimo 13 Novembre, stanno facendo il giro del web. Soprattutto la confessione di Robbie su Gary:

"Il mio problema era sempre Gary. Volevo schiacciarlo. Anche quando era fuori dalle scene io non ho voluto lasciar perdere."


E cosa c'é di meglio ora da fare se non concentrarsi su questo tipo di rivelazioni?
I media sono così ed era inevitabile che accadesse.
Nel film documentario 'Look Back Don't Stare' , soprannominato "il documentario del bene e del male" in questo articolo, viene sollevato il coperchio su alcune scene intime che mostrano come la band ha risolto le loro questioni.E , sempre a detta del The Sun, sono cose seriamente avvincenti.

Ciascun membro offre un resoconto brutalmente onesto - e spesso scioccante- dei propri sentimenti, con alcuni momenti davvero strappalacrime.
Robbie è visibilmente in uno stato di malessere nelle prime scene, sembrava un uomo distrutto. Dopo il 'making up' iniziale lui se ne va via di nuovo perché non è pronto ad emergere fuori dal suo esilio auto-imposto. Il documentario segue anche Mark Owen nel suo uscire fuori dalla riabilitazione e approfondisce i sentimenti di Gary riguardo la sua feroce guerra di parole con Robbie.
Jason e Howard confessano anche le loro paure di scivolare in secondo piano, come un paio di "Muppets" che ballano in sottofondo.

E' una visione avvincente e qualcosa di cui la band è molto fiera di aver fatto.
Quella che segue è un' anteprima di quello che la band ha da dire:

Uno dei momenti più avvincenti vede Gary e Rob aprire la loro faida.

Robbie
" Il mio problema è sempre stato Gary. Volevo schiacciarlo.Volevo shiacciare la memoria della band e non ho mai mollato. Anche quando lui era fuori dalle scene io non ho mai lasciato perdere e per questo mi scuso sinceramente.
Ma avevo bisogno che Gary ascoltasse la mia verità, su quello che era stata la mia esperienza che ho vissuto e avevo bisogno che lui l'avvalorasse.
E lui l'ha avvalorata!Ed è stato un momento fottutamente magico.Perchè ti rendi conto quando due persone ormai adulte si incontrano che è possibile dire 'Questa è la mia verità' e tu: 'Si, mi dispiace'.
C'é spazio per delle evoluzioni e capisci che hai sofferto così tanto soltanto perché li amavi tanto."


La frattura è guarita a tal punto tra loro che sono diventati incredibilmente intimi.

"Lui è andato ben oltre fino ad essere una figura paterna che si prende cura di noi, che guida questa macchina ed è il capitano della nave.E io sono incredibilmente felice di essere sotto la sua tutela, perché lui è l'uomo."

Le scuse di Robbie sono sincere e profonde, con l'eccitazione per il suo nuovo inizio.

"Tutto d'un tratto mi sento ispirato, c'è qualcosa su cui lavorare e delle persone con cui lavorare. Non c'è nient' altro da fare per me che essere nei Take That.
Sono fottutamente annoiato. Ho paura, mi sento solo, e ho detto tutto quello che voglio dire in un disco. Mi sto godendo troppo questa condivisione per voler tornare indietro con la band di Robbie Williams.

Mi sto divertendo per via delle similitudini musicali.
Noi non abbiamo bisogno gli uni degli altri.Noi vogliamo stare uniti. La mia speranza è che questa amicizia si rigeneri in qualche modo.Voglio giocare un gioco nel quale ci conosciamo a vicenda e il gioco consiste nello scrivere canzoni.

E 'come saltare fuori da un aereo e aver messo in valigia il mio paracadute - il che è davvero preoccupante.


Robbie va via dalla band  ancora una volta dopo lo show Children in Need lo scorso Novembre, quando è apparso di nuovo insieme ai Take That su un palco dopo 15 anni.


Non stavo molto bene, fisicamente. Il fatto è che io non sentivo di avere la forza per farlo.
Era una prospettiva spaventosa essere là fuori in mezzo a qualcosa di così enorme, mi sono sentito impoverito della forza vitale.




Mark
Uno dei momenti più toccanti del documentario mostra Mark che esce fuori da un mese di riabilitazione dopo aver affrontato i suoi demoni dell' alcol.
Fa una passeggiata di tre chilometri dal centro di riabilitazione, sulla costa, come parte del trattamento per pensare a quello che ha passato.
Ha detto: 
Io non sapevo veramente di essere uno spiantato  - ma ero piuttosto fottutamente spiantato se mi guardo indietro adesso.Il bere ed io significa niente di buono, davvero.
C'è stato un tempo in cui pensavo: 'io non posso andare mai più in uno studio, non posso farlo. Non è quello che sono o cosa ho fatto '.E poi ho pensato: 'Beh, sai che è molto egoista, siamo arrivati così lontano ora e abbiamo fatto tutto questo lavoro.Non deluderli tutti. Hai deluso tutti giù abbastanza - non vuoi deluderli di nuovo '.


Ora che la band si è riunita, lui ha raccontato di come tutti loro dovranno trovare il loro ruolo di nuovo.E ha aggiunto:

Ora che Rob è tornato nella band, forse è tempo per noi di fare la pace con tutta la faccenda, di riflettere un pò sul percorso. Tutti devono trovare il loro spazio.E' importante trovare il proprio spazio all'interno.

Quando Robbie lasciò cadere la bomba che stava mollando per la seconda volta, Mark è stato colui che lo ha incoraggiato a ri-pensarci:

Sono andato a casa di Rob un paio di volte, perché è meglio se se ne parla gli uni agli altri, credo. Abbiamo risolto quel giorno. Ci siamo detti dimentichiamo la promozione, dimentichiamo l'andare in tour perché questa è una grande cosa. E' sempre scoraggiante. Ma sai, si tratta di un anno.Diciamo che noi facciamo questo disco. Guarda quanti giorni ci vorranno al massimo. Abbiamo calcolato che ci vorranno circa 30 giorni di lavoro in studio quest'anno.Vuoi farlo?
Sì, voglio farlo. Beh, hai 30 giorni liberi? Sì, ho 30 giorni liberi. Bene allora, facciamolo.


Mark si scontra in una scena con Gary, discutendo le idee in studio. Mark dice:
Dobbiamo trovare un modo per accordarci su qualcosa, capire qual'è il processo lì, perché stiamo sbattendo la testa contro un muro.


Gary
Per la prima volta Gary si confida riguardo la portata della sua depressione quando Robbie lo ha attaccato senza sosta come la sua carriera da solista è entrata in stallo.
L'abuso gli ha fatto così male, che ad un certo punto ha chiesto alla banca se poteva cambiare il suo nome sulla sua carta di credito.
Ha detto:
E 'stata dura guardare Rob allontanarsi sempre di più e mi sembrava come se fossi finito dieci passi indietro.Era come una costante derisione quotidiana.E questa cosa mi seguiva ovunque. E ti senti un perdente totale.
Mi ricordo di aver chiesto alla banca se potevo cambiare il mio nome sulla mia carta. Non potevo sopportare il mio nome perché anche al telefono le persone sentivano e facevano qualche battuta.
Il Rob con cui ho a che fare ora certamente non era il ragazzo che era negli anni Novanta. Avevo bisogno di quegli anni. Avevo bisogno che ciò accadesse per arrivare qui. Ho quasi voglia di dire grazie. Tutta quella merda è stata grandiosa perchè mi ha fatto toccare il fondo. Ora guardami.

Una delle cose che è stata una grande rivelazione circa il far parte della band questa volta è stato quanto ho amato la compagnia  di tutti.Quanto ho amato sentir parlare di quello che è successo a tutti durante il weekend. Io non ero interessato a queste cose la prima volta.
Se non fossimo tornati insieme come band, non avremmo più rivisto Rob.Avevamo bisogno di incontrarci di nuovo alla pari - con uguale successo -in un luogo grandioso. E siamo alla pari in questo momento.
Mi piacerebbe che Rob si divertisse da matti veramente con noi. Voglio vederlo vivo sul palco, perché non l'ho visto per anni. Se la  cosa lo aiuta, e se lo aiuta a 'trovare Robbie' di nuovo, allora questo sarebbe fantastico.

La disperazione impressa sul volto di Gary quando scopre che Robbie ha lasciato ancora una voltaè toccante.Gary è stato filmanti mentre dice:
Quando ho sentito, poco prima di andare in vacanza , Rob non vuole farlo ora, ho pensato: 'Che stronzata è mai questa!'
Non ho mai voluto essere in una band. Mi sono sentito di essere arrivato alla fine dei Take That e di essermi detto che così se ne vanno i miei amici a lungo perduti e gli dico addio, perché siamo tutti stati cuciti insieme da un manager , abbiamo girato il mondo per cinque anni insieme.


Howard & Jason
Alla conferenza stampa di un paio di settimane fa, secondo le parole di Robbie, Howard era "il corpo" e Jason era "il ballerino".
Ma in Look Back, Don't stare, loro dimostrano di essere uguale agli altri, offrendo la più dura critica al ritorno di Robbie.
Robbie chiede ad Howard se lui è nervoso e lui risponde: "Sì, suppongo che mi preoccupi essere parte di tutto questo, in realtà - sai, ora abbiamo tre grandi scrittori.Noi non vogliamo solo essere i due Muppets sullo sfondo.
Howard:"Mi ricordo di aver spedito a Robbie una e-mail dicendo che si tratta della nostra vita. Di noi cinque. Della vita".

Jason ha aggiunto:
"Howard ha detto: 'Dobbiamo fare una coreografia in modo da poter mostrare loro qualcosa, quando ci presentiamo?'
Guardate quanta strada abbiamo fatto in 20 anni,  quando era solo una competizione.Era ognuno fa per sé - e adesso cerchiamo di aiutarci a vicenda. E' piuttosto una trasformazione, davvero.
A parte le risate che abbiamo condiviso con i ragazzi, era tutto una merda quegli anni. Quando Rob è tornato nella stanza sentivamo tutto di nuovo. Qualunque cosa accada, di riffa o di raffa, abbiamo avuto modo di farlo. Qualunque cosa ci voglia - litigi, discussioni, lacrime, a prescindere.

Jason la prende male quando Robbie lascia per la seconda volta.Ha detto:
E 'stato come se il tappeto mi fosse stato tirato via da sotto i miei piedi.Mi sono sentito abbattuto.In realtà ho detto a Rob,' I tuoi capricci hanno un effetto diretto su di noi '.Ma, allo stesso modo, nessuno di noi stava per dire' No' a Rob.
Volevamo cercare di incoraggiarlo fortemente, ma non avremmo detto:" No, devi fare questo "- perché abbiamo cercato di manipolare lui e di manipolarci l'un l'altro tempo addietro e non vogliamo che la manipolazione faccia parte di tutto questo.E' stata una sua scelta.

Personalmente trovo che tutte queste rivelazioni siano qualcosa di logico, per come sono andate le cose sia prima che dopo il 1995. La debolezza e il ripensamento di Rob, conoscendolo, sono più che naturali. Dopo aver parlato anche di problemi ormonali che gli davano debolezza il discorso della forza vitale è anche plausibile. Ma , più che altro, tornare nella 'macchina Take That' in quel momento deve essere stato davvero una visione troppo grande da sopportare.
Per fortuna ora sono insieme, la promozione è cominciata, i biglietti del tour sono stati venduti e ci auguriamo di non avere altre brutte sorprese in futuro!Siamo ottimiste!; )

08/11/10

Robbie intervistato da Virgin Media: "Gary is a sexy man!"

Breve intervista postata giorni fa su DiarioItalianoRW :


Robbie racconta del' emotional meeting con gli altri membri dei Take That.
Come si sono rivisti in 5 in LA, quanto è stato magico il momento in cui hanno parlato a lungo e tirato fuori tutto quello che avevano dentro, sentendosi poi più leggeri. Dice di essersi commosso fino alle lacrime quando ha scritto il testo di Shame sulla melodia che gli fece ascoltare Gary in uno studio di Malibu. Non sa se è stato lo stesso per Gaz, ma per lui è stato così.
Gli è piaciuto lavorare con lui e gli piace ancora lavorare con lui che al momento è molto ispirato da quello che sta facendo, e da quello che i ragazzi stanno facendo.

Mi ha fatto poi morire da ridere quando ha espresso il suo parere su quanto è sexy Gary parlando del video di Shame:
"unassuming type... sexy guy!"

08/10/10

Robbie: intervista Sunday Times - in Style magazine 3/10/2010



L'intervista ha luogo nell'appartamento londinese di sua madre.Mentre bevono tè e fumano si vedono sullo sfondo due tapis roulant con cui lui e sua moglie possono tenersi in forma quando arrivano da Los Angeles.

E' uno strano miscuglio di cose Robbie Williams .C'è la classica combinazione della persona celebre , di ego gigante e bassa stima di sé, in modo che il suo stage persona - primo della classe in spavalderia - cade stranamente con quanto introspettivo e ferito appare quando ci si trova faccia a faccia.
Mentre lui è pronto a divertire - e a pavoneggiarsi - in qualsiasi momento, è anche ansioso di manifestare le sue emozione. Si ha la sensazione di qualcuno che fa di tutto per essere "normale", per restare cosciente del fatto che quello che gli piace di più di se stesso è il suo voler essere ordinario. Ma anche di qualcuno a conoscenza del fatto che può essere una battaglia persa.
Adesso 36enne ha 20 anni di carriera alle spalle. Mi dice :"In fatto di esperienza mi sento di avere almeno 45 anni".
E’ in ottima forma. Non posso fare a meno di notare che ha solo un asciugamano addosso, fresco di doccia e appena rasato.Occupa un sacco di spazio fisico.E' alto e molto pompato dalla palestra.Non è più grasso.Non fa più uso di droghe da tempo, ha fatto pace con Gary Barlow, il che deve aver liberato un bel pò di spazio emotivo.Ma per tutta la sua cordialità, è ancora una persona tormentata e non si fa fatica a capirne il perché.
"Posso arrivare al 1° posto in classifica, ma lo sai, anche Agadoo è stato un n°1.Ogni pezzetto di lode che ne deriva io so come gettarci merda sopra."Lui è stato effettivamente un bambino prodigio.Dice:
"Quando avevo 16 anni l’unica cosa che mi interessava era avere un Porshe Carrera, poter comperare scarpe nuove ai miei amici e andare a Top Of The Pops. Le porte della scuola chiuse e quelle dei pubs aperte. Poi fai un audizione per entrare in una band e la passi. Ti trovi a girare il tuo primo video con il fondoschiena pieno di gelatina. Solo sedici anni. Introdotto nei clubs gay e caricato su un aereo per il Giappone a magiare Sushi. Bè quando poi torni a Stoke On Trent ed entri in un pub ti vedono tutti come un alieno. Solo 15 mesi dopo ci sono 500 ragazze urlanti fuori dalla mia casa a Tunstall e la polizia è costretta a chiudere la strada.
Pullman arrivano dalla Germania e 50 ragazze ne escono fuori, rivoltano il tuo giardino, saltano oltre il recinto e sgraffignato la tua biancheria.
Per mia madre è stato un inferno. Dormivamo con il terrore che qualcuno entrasse in casa. Io avevo una pistola e un martello sotto il cuscino. Mia mamma ha chiuso le tende nel 91 e non le ha più riaperte sino al 95.Lei era triste e la cosa ha rattristato anche me.
Nella mia testa, quello che stava succedendo era che avremmo suonato al NEC, poi sarei tornato a casa e sarei andato al pub e mi sarei incazzato con i miei amici". Lui sorride - è la definizione di". Ironico ". "Ahimè ..."
Non avevo un buon rapporto con il mio manager Nigel. Ad un certo punto diceva che ero troppo grasso, avevo bisogno di perdere 12 chili.Non potevo più ballare. 
Fino ad allora mi ero trovato bene in ogni situazione, piacevo.Tutto ad un tratto mi trovavo in una situazione in cui non venivo più accettato come prima.Io ero il problema e avrei potuto coinvolgere altre quattro persone.Così lavoravo e avevo il terrore che Nigel potesse farmi l'ennesimo cazziatone.E quelli erano gli anni della mia formazione.Sono ancora incazzato. Ma ora vorrei fare pace con lui perché mi fa male avere rancore verso persone che fanno parte del mio passato. Vorrei che ci chiedessimo scusa a vicenda e finissimo per abbracciarci."
Ho avuto l’impressione che i suoi impulsi naturali e la terapia che si è imposto siano in continuo disaccordo.
"Ho fatto un sacco di terapia a L.A. Avevo letto della terapia cognitiva e pensavo che sarebbe stata perfetta per me. Praticamene insegni al tuo cervello a parlare gentilmente a se stesso.Dopo la prima sessione ho monitorato me stesso mentre tornavo a casa in macchina.Avevo 12 pensieri negativi sulla mia persona. Quello che non potevo fare, quello che non ero capace di fare, com’ero brutto, come stavo male, quanto ero grasso, quanto schifo facevano le mie canzoni ecc…Perché posso trovarne un caso per ognuno di loro."

Più tardi mi ha detto che non è capace di integrarsi in piccoli gruppi di persone. "Ma va meglio ora che ho una signora"
"Sono un eremita felice adesso. La mia casa è sempre piena di gente. Abbiamo ospiti che possono rimanere per un paio di mesi. Succede sempre qualcosa - quiz night, poker night o anche solo un party. E gioco a calcio 4 volte a settimana nel mio campetto da calcio personale. Ho una vita sociale davvero piena quando sono lì.E mi sento completamente a mio agio."

Ma non è stato sempre così. La prescrizione di droghe, la fase infelice-eremita era di dominio pubblico, e cominciò al culmine del suo successo solista, quando, vivendo in una grande casa a Notting Hill, è stato costantemente pressato da parte della stampa in modo opprimente al punto tale che ha sostanzialmente smesso di uscire .
"Rimani a casa e passi le giornate a mangiare dolci e guardare DVD box.Non uscivo per andare nei pub o nei bar.La fama è una cosa strana. A non tutte le persone famose sono capitate le stesse cose che sono successe a me. Mi ricordo di averne parlato ad un incontro di Alcolisti Anonimi. Qualche mese più tardi un tipo mi riconobbe e mi disse: "..Io ero a quell’incontro. Sono contento che ti sei ripreso . Intendo...so che John Cleese vive vicino a te...”
Non gli ho detto nulla ma John Cleese non ha i paparazzi 24 ore su 24 fuori di casa. Questa è la differenza !
E’ vero. Avrei potuto spostarmi da Londra in campagna ma cosa ci faceva un ragazzo di 24 anni solo nel Hampshire. Altro che diventare matto!"

Prese l’abitudine di fare una pausa ogni Gennaio e andare a Los Angeles. 
"Lì potevo vivere come un cittadino qualunque perché non mi conoscevano. E anche se sapevano chi eri, giocava a tuo favore il fatto di essere una pop star europea. Avevo i vistiti giusti, il taglio di capelli, e i soldi per permettermelo. Era divertente e così decisi di rimanere."

Ora vive per lo più a LA con frequenti viaggi a Londra è per ultima cosa , parte della sua terapia pubblica, ha riunito le forze con i suoi ex compagni di band, si è riunito con i ragazzi con cui ha condiviso così tanto.
"Questo è il motivo per cui ora funziona tra me e Gaz," dice. "Due adulti si incontrano, si assumono tutta la responsabilità delle loro azioni e si scusiamo. - Questo è magico"
 
Gestisce meglio la fama ora, in parte perché sente che le persone lo vedono più gentile rispetto al passato, in parte perché ha accettato la cosa "La gente è amabile con me adesso, le persone che per certi versi mi disprezzavano a quel tempo. Questo mi rende felice. Andando in giro qui vuol dire ancora camminare facendo un autografo dopo un altro, ma questa è la mia situazione e non mi lamento.
E sai, non starei facendo nulla se non fosse per i Take That.Questo è il punto.
Ho odiato tanto tutto questo,  ma ora posso farci un bel fiocco e amarlo. E' fantastico trasformare qualcosa che ti ha fatto soffrire in qualcosa di positivo. Sono davvero eccitato per questo -redenzione e perdono.E’ una bella storia alla fine!"

Fonte1 Fonte2