12/11/10

La review di PROGRESS del The Guardian


Anche la recensione del The Guardianè tutto sommato positiva.Meno entusiasta di alcune come quella pubblicata su Q, ma buona. Io non ho pensato ai Killers ascoltando i pochi secondi di Underground Machine, ma aspetto il 15 per esprimermi!; )
Comunque mi incuriosisce molto leggere le opinioni dei media su questo atteso lavoro dei Take That nella formazione originale. Questa è la recensione:
Questo primo album come un quintetto dal 1995 è fondato su 2 cose: un suono tutto nuovo - determinato dal produttore di electropop Stuart Price - e la reimmersione ininterrotta di Robbie Williams come membro della band, che si gioca su duetti emotivi con Gary Barlow e Mark Owen. PROGRESS porta il loro suono più vicino a quello dei Killers ( nell' arena-rocker a tutto volume Underground Machine ), Scissor Sisters (nello stomp glam di Happy Now) e persino alla Supermassive Black Hole-era dei Muse (nell' alienated electro marching tune di Kidz). La vera sorpresa è che questo passaggio inaspettato dalle ballate comode a qualcosa di più interessante sembra piuttosto naturale - l'unico elemento che non quadra sono i testi della canzoni gratuitamente fluttuanti e tragiche, che predicono non specificate calamità personali e globali. Williams, per esempio, si lamenta in Underground Machine: "Sei nella stanza con una rock star / Che bestia, che uomo", ma bisogna ammettere, l'uomo-bestia ed i suoi compagni hanno prodotto un album moderna degno di nota.

1 commento:

  1. Aspetterò l'uscita per giudicare...Ora non saprei esprimere un vero giudizio...Da pochi secondi non si pùò capire bene...Cmq qualche canzone già mi entusiasma particolarmente...Ovvio sono sempre di parte lo ammetto,ma quando canta Rob è tutta un'altra musica per me:))

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